Il Tripide dell’Olivo
è un insetto molto comune nelle zone olivicole di tutto il bacino del Mediterraneo. L’adulto (circa 2,5-3 mm di lunghezza) ha un corpo nero brillante e ali frangiate. Questo insetto provoca danni alle piante, che si manifesta su germogli, foglie, fiori, frutti e sono previsti dalle punture trofiche sia degli adulti che delle forme giovanili.
I danni provocati
– I germogli colpiti manifestano uno sviluppo stentato.
– Le foglie si deformano e cadono precocemente.
– Sui fiori l’attacco provoca aborto fiorale e successiva colatura.
– Sui frutti, l’attacco facilita il distacco e quindi la cascata, inoltre può causare deformazioni, infossature e maculature scure delle drupe.
– Le punture, inoltre, favoriscono la penetrazione di microrganismi patogeni da ferita.
Come si combatte
La lotta contro il Tripide dell’olivo è di natura chimica; tuttavia essa viene eseguita da solo in caso di forti infestazioni. Inoltre si svolgono alcune pratiche agronomiche preventive.
Normalmente questo insetto è predato / parassitizzato da diversi entomofagi tra cui:
– Anthocoris nemoralis, Rincote Antocoride;
– Tetrastichus gentilei, Imenottero Calcidoideo; questi che è un parassitoide, assumono un ruolo importante nel controllo del Tripide dell’olivo.
Ci sono poi degli escamotage per prevenire l’infestazione, come ad esempio con adeguata potatura che riflette uno sfoltire la chioma, ostacolando l’insediamento del tripide.
In agricoltura biologica si possono utilizzare prodotti a base di piretro e ossicloruro di rame.
Inoltre, si deve attuare un controllo del Fleotribo, nelle cui gallerie il tripide trova sicuro e facile ricovero invernale ed un luogo adatto anche per l’ovideposizione.